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17. 10. 03

Dal 1 Ottobre entrano in vigore le misure antismog di Regione Lombardia

COMINCIA LA STAGIONE DELLO SMOG CON I PRIMI SUPERAMENTI DEI LIMITI DI PM10

Legambiente: “Non ci sono scuse, la Lombardia con 2,3 milioni di auto diesel non può dare la colpa dell’inquinamento alle stufe a legna”

Mai così tante auto diesel in Lombardia. Ancora oggi nelle vendite fanno la parte del leone, con una tendenza che prosegue ininterrotta da ormai due decenni. A nulla è servita l’evidenza della scomoda verità emersa dai vari “dieselgate”: i test per l’omologazione dei veicoli a gasolio sono risultati essere puramente una formalità, quando su strada queste motorizzazioni emettono molti più ossidi d’azoto del dichiarato. D’altro canto finché le norme che limitano la circolazione ai veicoli più inquinanti rinviano sempre all’anno successivo il blocco dei diesel, i cittadini in Lombardia continueranno a comprare automobili con questo tipo di alimentazione che, anche nelle versioni più innovative, immettono in atmosfera la quantità maggiore di polveri sottili rispetto ad altri motori. Anche nel resto d'Europa la gran parte dei Paesi attribuiscono alle motorizzazioni diesel regimi agevolati per quanto riguarda la fiscalità sul gasolio (secondo l'associazione europea Transport & Environment le ridotte accise rappresentano una mancata entrata fiscale che nel 2016 ha pesato in Europa per ben 32 miliardi di euro), ma di sicuro se c'è un luogo in cui occorre un segnale chiaro di inversione di tendenza, è proprio l'inquinatissima Pianura Padana.

La conseguenza è che quest’anno sulle strade della Lombardia circoleranno ancora più diesel. Secondo i dati ACI, le immatricolazioni di autovetture diesel di proprietà dei lombardi sono cresciute fino ad oltre 2,3 milioni, rappresentando la più imponente flotta di veicoli a gasolio d’Italia. Quel che è peggio è che quasi un terzo è di classe Euro 3 o addirittura precedente. Complessivamente la motorizzazione diesel nella regione copre il 38,5% del parco autovetture e, con questi numeri, non c’è molto da aspettarsi dalle misure di limitazione del traffico che entreranno in vigore da domenica 1 ottobre. Questo nonostante il dato in controtendenza della città di Milano che in 15 anni ha visto calare di ben 100.000 unità il numero di autovetture di proprietà di milanesi. Un risultato importante, ma destinato a venire ampiamente diluito dall’aumento delle vetture del resto della Lombardia, dove invece il parco autovetture nello stesso periodo è aumentato di 700.000 unità. Legambiente sostiene senza alcun dubbio che il futuro dell’automobile è il motore elettrico ed è già un futuro a portata di mano. Per questo è assurdo che oggi le politiche contro l’inquinamento siano così poco incisive sui comportamenti di acquisto, che continuano a premiare il diesel.

«Nonostante l'accordo tra le regioni del Nord, la politica antismog continua a essere poco incisiva per quanto riguarda la strategia di uscita dal diesel – dichiara Barbara Meggetto presidente Legambiente LombardiaRegione Lombardia aveva assicurato che il blocco degli Euro 3 sarebbe scattato ben tre anni fa e poi, di rinvio in rinvio, si è scivolati a dopo le prossime elezioni regionali. Intanto, però, nonostante le misure antismog, dobbiamo prepararci ad un inverno grigio, come quelli degli anni passati o forse di più, e mettere in preventivo anche il pesante conto delle sanzioni europee».

Le nuove misure antismog di Regione Lombardia, in ottemperanza dell'accordo tra Regioni del nord e Ministero dell'Ambiente, hanno introdotto alcuni interessanti misure tra cui, in prima istanza, il blocco dei veicoli dopo 4 giorni consecutivi di superamento giornaliero di PM10. Un intervento, questo, chiesto a gran voce dalle associazioni per una maggior tutela della salute dei cittadini. Nel frattempo, però, in anticipo sulle brune autunnali e sull'accensione degli impianti di riscaldamento domestico, arrivano anche i primi superamenti. Da ieri, infatti, risultano fuori dai limiti di legge i valori registrati dalle centraline di controllo della qualità dell’aria nelle province di Milano, Pavia, Lodi e Cremona: «E adesso non ci vengano a dire che la cattiva aria che stiamo respirando è dovuta alle stufe a legna», conclude Meggetto.

Ufficio stampa Legambiente Lombardia 

 

 

17. 05. 15
Il circolo "Angelo Vassallo" affiliato a legambiente si è preso l'impegno di curare la manutenzione delle fioriere di ponte Chiasso, dopo una lunga procedura burocratica d'accordo con l'agenzia delle dogane e grazie all'aiuto del fiorista Angelo che ci ha fornito i materiali. Speriamo in questo modo di contribuire alla bellezza di una delle principali porte d'ingresso a Como dalla Svizzera.
17. 03. 28

A 25 anni dalla sua messa al bando, l’amianto causa 4mila morti ogni anno in Italia 32 milioni le tonnellate ancora presenti sul territorio.

Enormi ritardi per censimento, mappatura e interventi bonifiche. Per Legambiente urge impegno concreto nazionale e locale per fermare l’esposizione alla fibra killer, ad esempio con incentivi per la sostituzione dell' Eternit con tetti fotovoltaici.

Per contribuire abbiamo pensato di organizzare un convegno informativo sabato 8 aprile dalle ore 9:30 alle ore 12:30 presso la Sala Stemmi del Comune di Como. La cittadinanza è invitata e l'ingresso è libero.

di seguito il video dell'intero convegno:

17. 03. 22

La situazione dell'inquinamento nella nostra città è la seguente. I dati a ieri ci dicono che:

Abbiamo raggiunto e superato a Como il numero di giorni annui previsti dalla normativa per il superamento dei limiti delle polveri sottili PM10: siamo a 41 giorni di superamento dall'inizio del 2017, contro un massimo di 35 giorni/anno di superamento previsti dalla normativa. Questo ci porterà per l'ennesima volta in infrazione, infrazione ormai in seconda fase per la regione lombardia che da anni non fa nulla di significativo per affrontare il problema. Avremo oltre al danno sanitario la beffa delle sanzioni. 

Abbiamo 58 giorni di superamento dall'inizio del 2017 del limite di cautela previsto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per le polveri sottili PM 2,5 , le più insidiose e pericolose per la salute. E siamo solo al 21 di marzo. Questo ci porterà ben al di sopra della media annua consigliata di 10 ug/mc.

Non adagiamoci su questo tema: esistono delle responsabilità delle persone nelle istituzioni.  Chiediamo di più a Regione Lombardia che è una delle zone più inquinate del mondo (la più inquinata in europa), chiediamo di più ai nostri candidati sindaco alla prossime elezioni comunali !

http://maps.who.int/airpollution/

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