Invitiamo tutti a vedere i dati di ARPA lombardia: le polveri sottili a Como sono altissime (soprattutto le PM2,5), maggiori di tutta l'area Milanese. Speriamo che le vedano anche i nostri amministratori e ragionino su quanto non fatto durante tutta questa emergenza.
http://www2.arpalombardia.it/sites/QAria/_layouts/15/QAria/IDati.aspx?v=2
Buon anno a tutti e la preghiera di adottare atteggiamenti individuali virtuosi che almeno siano da stimolo a quanto dovrebbe essere fatto istituzionalmente.
Foto da "La provincia" del 22/12/15 - Carlo Pozzoni
Le previsioni non aiutano a sperare nel tempo per risolvere la situazione vergognosa di inquinamento che si protrae da più di un mese. Abbiamo superato il valore soglia della media annuale di PM2,5. le polveri sottili più pericolose, oltre che quasi raddoppiato i giorni massimi di superamento dei limiti, con una continuità di giornate che rende il tutto molto grave per la salute dei cittadini. Finalmente a Milano si inizia a parlare di blocco della circolazione, che nei casi di emergenza è l'unica possibilità; e finalmente l'assessore all'ambiente del Comune di Como Dott. Bruno Magatti si esprime anche verso ASF che fa circolare a Como bus vecchi e inquinanti, pur generando utili che dovrebbero consentirne il ricambio.
Ecco l'intervento della nostra socia Patrizia Signorotto venerdì scorso a "Nessun dorma" che già anticipava i temi oggi in discussione in regione Lombardia e a Milano:
Da un mese e mezzo siamo sotto una coltre di smog; respiriamo polveri, gas e metalli che irritano il nostro apparato respiratorio, aumentando bronchiti e asma, senza parlare di conseguenze più gravi a lungo termine. E le previsioni fanno pensare che continui così almeno per i prossimi 5 giorni. La continuità di questo periodo di così alta esposizione all'inquinamento avrà conseguenze sulla nostra salute, abbiamo superato ogni valore consigliato dalle organizzazioni internazionali (dati al 20 dicembre: media annua 32 ug/m3 (PM10) e 25 ug/m3 (PM2,5), 54 giorni di superamento del limite giornaliero).
Ripetiamo l'invito a: