Il mese scorso a Parigi si è conclusa con un consenso unanime la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che ha affermato l'obiettivo di mantenere la crescita della temperatura del pianeta ben sotto i due gradi, possibilmente a un grado e mezzo.
E gli scienziati hanno spiegato che non c'è modo di raggiungere questo obiettivo, indispensabile per evitare una devastante accelerazione del cambiamento climatico, senza tagliare in modo rapido e radicale l'uso dei combustibili fossili. Si calcola che i due terzi delle riserve conosciute debbano restare sottoterra se si vuole dare stabilità all'atmosfera.
Questo non è il contesto più incoraggiante per pensare a uno sviluppo del settore.
Il 17 aprile ci sarà un referendum su un punto tecnico, difficile da comprendere per i cittadini in termini concreti e per le conseguenze. I costi di questo referendum si potevano evitare o ridurre ? Sì, eliminando la norma in oggetto oppure abbinando il referendum alle amministrative oppure svolgendo in modalità differenti (perché no in uffici amministrativi quali quelli elettorali dei comuni un sabato) oppure con un piano energetico chiaro verso l'uso delle energie rinnovabili settore in cui il nostro Paese doveva essere leader in Europa da vent'anni per competenza e posizione geografica.
Ma il segno deciso che bisogna dare è un SI per l'abrogazione di norme che deprimono la nostra industria turistica, non tutelano l'ambiente marino e che continuano a porre il nostro Paese su un modello di sviluppo energetico senza futuro per noi e per i nostri figli.
Il Direttivo del Circolo
il problema non è solo volkswagen .... è il diesel, soprattutto in città.
E la soluzione è nota: disincentivazione del motore a scoppio (soprattutto del diesel) e incentivazione dell'ibrido ma soprattutto dei veicoli elettrici. Datevi mezzora per rivedere nel servizio di Presa diretta:
- 15 minuti (dal minuto 27' 30") per sentire i danni e
- 15 minuti (dal minuto 42' 30") per la soluzione.
Nel centro di Oslo entro il 2019 entreranno solo mezzi elettrici; e già ora, per i mezzi elettrici in città:
- 0 tasse
- parcheggio gratis
- ricariche gratis
- utilizzo corsie preferenziali.
Dobbiamo avere più coraggio per ... salvarci la salute !
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-2a3763fb-93cb-4719-95be-2c242c986e52.html#p=0
Appena si abbassa il vento e non ci sono precipitazioni, l'aria è talmente satura che dopo qualche giorno torniamo ad avere i valori delle temibili polveri sottili oltre i limiti di legge. E le previsioni del tempo per i prossimi giorni non sono confortanti.
I valori sono rintracciabili nel sito di ARPA Lombardia :
http://www2.arpalombardia.it/sites/QAria/_layouts/15/QAria/DettaglioStazione.aspx?IdStaz=561
e sono riassunte nel seguente grafico:
Dall'inizio dell'anno sono già otto i giorni con valori pari o superiori al limite giornaliero di 50 μg/m3.
Il problema non è stare dentro o fuori di valori numerici ma la continuità di giorni con valori alti delle PM 10 e ancor più delle PM 2,5, altissime nella nostra città con i danni alla salute dei cittadini che ne possono derivare.
Chiediamo che si imposti un protocollo con provvedimenti per le emergenze inquinamento che si attui automaticamente al superamento dei limiti di legge.
Ricordiamo che lo scorso anno (2015) abbiamo superato il limite di legge per 63 giorni, quasi il doppio del limite annuo previsto per legge di 35 μg/m3, esponendoci alle sanzioni della UE oltre che ai rischi sanitari ormai chiari; il valore medio di PM10 è stato di 33 μg/m3 e per le P2,5 di 26 μg/m3 (superiore al valore indicato dalla UE di 25 μg/m3, quasi triplo del valore massimo consigliato dall' Organizzazione Mondiale della Sanità di 10 μg/m3).